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La fungibilità delle pene espiate senza titolo è applicabile ai reati permanenti?
L’istituto della fungibilità delle pene espiate senza titolo è applicabile ai reati permanenti?
L’istituto della fungibilità delle pene espiate senza titolo è applicabile ai reati permanenti?
Cosa deve contenere l’avviso di fissazione dell’udienza disciplinato dal combinato disposto artt. 678, 666 e 127 cod. proc. pen.?
Cosa comporta la mancata osservanza delle disposizioni di cui all’art. 666, commi 3, 4 e 5, cod. proc. pen., relative all’avviso della data di udienza alle parti ed ai difensori, alla presenza necessaria di questi ultimi e del Pubblico ministero ed all’assunzione delle prove in contraddittorio?
Quando è scindibile il cumulo giuridico delle pene irrogate per il reato continuato in tema di benefici penitenziari?
In tema di confisca, a chi spetta di norma la competenza a risolvere eventuali questioni relative agli adempimenti esecutivi?
Il giudice dell’esecuzione può reinterpretare il giudicato?
Ai fini della preclusione connessa al principio “ne bis in idem”, quando sussiste l’identità del fatto?
Cosa si deve considerare per “pena detentiva espiata”?
Come deve essere inteso il difetto delle «condizioni di legge» di cui all’art. 666, co. 2, c.p.p.?
In tema di reato continuato, cosa presuppone l’unicità del disegno criminoso?