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Revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale: come determinare la pena residua da espiare?

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Cass. pen., sez. I, 17/05/2024 (ud. 17/05/2024, dep. 13/06/2024), n. 23725 (Pres. Rocchi, Rel. Aprile)

Indice

La questione giuridica

La questione giuridica, affrontata dalla Suprema Corte nel caso di specie, riguardava come si deve determinare la pena residua da espiare in tema di revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale.

Ma, prima di vedere come il Supremo Consesso ha trattato siffatta questione, esaminiamo brevemente il procedimento in occasione del quale è stata emessa la sentenza qui in commento.

Il Tribunale di sorveglianza di Napoli revocava ex tunc l’affidamento in prova, ratificando un provvedimento del Magistrato di sorveglianza di Avellino con il quale era stata provvisoriamente sospesa l’applicazione della misura alternativa.

Ciò posto, avverso questa decisione il difensore ricorreva per Cassazione, denunciando la violazione di legge e il vizio della motivazione con riguardo alla disposta revoca, basata sulla sospetta commissione di un reato, e alla decorrenza ex tunc.

Come la Cassazione ha affrontato tale questione giuridica

La Corte di legittimità riteneva il ricorso suesposto infondato.

In particolare, tra le argomentazioni che inducevano gli Ermellini ad addivenire a siffatto esito decisorio, vi era quell’orientamento nomofilattico secondo il quale, «in tema di revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale, ai fini della determinazione della pena residua da espiare, il Tribunale di sorveglianza deve procedere sulla scorta di una valutazione discrezionale, da condurre, caso per caso, considerando il periodo di prova trascorso dal condannato nell’osservanza delle prescrizioni imposte e il concreto carico di queste, nonché la gravità oggettiva e soggettiva del comportamento che ha dato luogo alla revoca» (Sez. 1, n. 490 del 03/11/2015).

Difatti, per i giudici di piazza Cavour, preso atto come l’ordinanza impugnata avesse dato atto del brevissimo periodo di tempo trascorso in affidamento compiendo una valutazione del caso concreto, il ricorso, invece, si era limitato a disconoscere e confutare in modo generico.

I risvolti applicativi

Per determinare la pena residua da espiare dopo la revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale, il Tribunale di sorveglianza deve valutare discrezionalmente ogni specifico caso, considerando il periodo di prova rispettato, le prescrizioni osservate, e la gravità del comportamento che ha causato la revoca.

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