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Il ruolo delle sentenze non irrevocabili nel giudizio cautelare
In ambito cautelare, quale valenza processuale possono assumere le sentenze non irrevocabili?
In ambito cautelare, quale valenza processuale possono assumere le sentenze non irrevocabili?
Quando non sussiste l’interesse dell’indagato ad impugnare il provvedimento del Tribunale del riesame che abbia annullato l’ordinanza applicativa di una misura cautelare per carenza delle esigenze cautelari?
Il c.d. “tempo silente”, trascorso dalla commissione del reato, assume rilevanza ai fini della revoca o della sostituzione di una misura cautelare?
Quando, in tema di associazione mafiosa, i gravi indizi di colpevolezza in sede cautelare possono dedursi dalla precedente condanna del soggetto per l’adesione al medesimo sodalizio e dal ruolo assunto all’interno dell’organizzazione?
In tema di riparazione per l’ingiusta detenzione, cosa deve valutare il giudice della riparazione per decidere se l’imputato vi abbia dato causa per dolo o colpa grave?
Cosa richiede il requisito dell’attualità del pericolo previsto dall’art. 274, comma 1, lett. c), cod. proc. pen.?
Che verifica è tenuta a fare la Cassazione nel caso di ricorso per Cassazione per vizio di motivazione del provvedimento del Tribunale del riesame in ordine alla consistenza dei gravi indizi di colpevolezza?
Equiparazione del requisito dell’attualità del pericolo di reiterazione del reato con l’imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato: è possibile farla?
Ruolo del tempo nell’esclusione delle esigenze cautelari: analisi dell’articolo 275, comma 3, del codice di procedura penale.
Come il giudice della cautela deve esaminare la presenza dell’attualità del pericolo, qual è quello previsto dall’art. 274, comma 1, lett. c) del codice di procedura penale.