L’omessa notifica del decreto di citazione, avanti il giudice di appello, alla parte civile regolarmente costituita, nel corso del giudizio di primo grado, determina la nullità?

Quando non viola il divieto di “reformatio in peius” il giudice di appello che, su impugnazione del solo imputato, proceda alla derubricazione del reato per cui vi era stata condanna in primo grado in altro meno grave e ad un corretto giudizio di bilanciamento delle circostanze, deteriore rispetto a quello formulato erroneamente dal giudice di prime cure?

Affinché il giudice di appello sia tenuto a pronunciarsi in merito alla applicabilità o meno delle nuove pene sostitutive di cui all’art. 20-bis cod. pen., è necessaria una richiesta in tal senso dell’imputato?

Il giudice di secondo grado, investito di motivi d’appello con i quali si chiede la conversione della pena detentiva breve in pena pecuniaria ex art. 53 della stessa legge, deve fornire adeguata motivazione in merito alla mancata conversione?

Se il difensore non chiede al giudice di sostituire le pene detentive brevi, non può poi lamentarsi in appello per il mancato avviso.

La sostituzione d’ufficio della pena detentiva con sanzioni sostitutive nell’ambito del concordato sulla pena in appello con rinuncia ai motivi: è possibile?

Quando il giudice di appello ha il potere di applicare d’ufficio le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi?