Il requisito per applicare l’art. 129, comma 2, del codice di procedura penale
Qual è il presupposto per l’applicazione dell’art. 129, comma 2, cod. proc. pen.?
Qual è il presupposto per l’applicazione dell’art. 129, comma 2, cod. proc. pen.?
Come deve essere inteso il difetto delle «condizioni di legge» di cui all’art. 666, co. 2, c.p.p.?
Quando è ammissibile il ricorso per Cassazione avverso la sentenza emessa ai sensi dell’art. 599-bis cod. proc. pen.?
Da quando decorre il termine per chiedere la rescissione del giudicato?
E’ ammissibile il ricorso per Cassazione relativo a questioni, anche rilevabili d’ufficio, alle quali l’interessato abbia rinunciato in funzione dell’accordo sulla pena in appello?
Quando è ammissibile il ricorso per Cassazione proposto al solo fine di introdurre nel processo la remissione della querela?
Quando l’inimicizia grave costituisce motivo di ricusazione?
In cosa consiste il vizio di travisamento della prova?
In tema di reato continuato, cosa presuppone l’unicità del disegno criminoso?
Quando opera il divieto di pronuncia favorevole all’estradizione per i casi in cui vi sia motivo di ritenere che l’estradando verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori, o comunque ad atti che configurano violazione di uno dei diritti fondamentali della persona?